In Inghilterra, precisamente nel West Midlands, un uomo di Solihull, si è rivolto alla polizia per denunciare la prostituta con cui si era dato appuntamento, sentendosi truffato perché “brutta”. I due si erano incontrati virtualmente, e lui, rimasto piacevolmente colpito dal fisico e dal volto della donna, aveva organizzato un incontro che sarebbe naturalmente dovuto finire tra le lenzuola. Ma ritrovandosi faccia a faccia con la donna, lei non corrispondeva alla descrizione che aveva fornito di se stessa.
L’uomo determinato nel procedere con la denuncia, anche se decisamente strana, sostenendo che si basa su una violazione del Sale of Good Act, la legge inglese del 1979 a tutela dei consumatori negli scambi commerciali.
La storia è stata resa nota dalle forze dell’ordine, che hanno dichiarato: «E’ stato incredibile, l’uomo era seriamente convinto di non aver fatto nulla di male e che la donna avrebbe dovuto essere indagata per aver dichiarato il falso”.
La polizia ha precisato che non era la ragazza ad avere commesso un illecito, ma lui, la prostituzione infatti è un atto illegale; per cui, una volta che l’uomo è stato identificato, lui si era rifiutato di fornire i suoi dati durante la telefonata, gli è stata recapitata una “lettera di avvertimento” in merito all’illegalità commessa.
Una punizione ben diversa da una semplice lettera, quella inflitta dalla polizia a San Pietroburgo, Russia, a prostitute e clienti colti in flagrante, leggi di più nel nostro articolo.