Sembra ricordare il miracolo riportato nel Vangelo in cui Gesù trasformò l’acqua in vino, la nuova tecnica ideata da due chimici di San Francisco, che riescono a riprodurre sinteticamente i vini pregiati presenti sul mercato, senza utilizzare minimamente il componete principale, l’uva.
I due ricercatori, Mardonn Chua e Alec Lee i loro nomi, hanno come obiettivo quello di creare “vino pregiato” con costi alla portata di tutti, utilizzando come ingredienti: acqua, etanolo e additivi alimentari vari. L’idea è scaturita in un’enoteca in California, dove i due si sono resi conto di non potersi permettere una bottiglia di ottimo, pregiato Chardonnay.
Così hanno iniziato a studiare la composizione chimica del vino originale, con il gascromatografo ed altri strumenti, così da poter produrre artificialmente gli additivi da aggiungere all’etanolo e all’acqua. Ecco il loro “vino”: 85% acqua, 13% etanolo e 2% additivi chimici.
Con questa tecnica, stanno riproducendo sinteticamente diversi vini noti ai più. Non tutti sono però entusiasti di questa iniziativa, in particolare i produttori di vero vino ed i sommelier, che hanno fortemente criticato la qualità del prodotto realizzato. Nonostante ciò Mardonn e Alec, hanno aperto una società il cui motto è “creare i vini molecola per molecola“, convinti che la loro idea sarà un successo.