Quando una coccinella si prepara a spiccare il volo, l’effetto è spesso a sorpresa: l’insetto dalla forma apparentemente compatta si trasforma rapidamente in un oggetto volante dalle grandi ali dispiegate. Ma come fanno questi animali a riporre le proprie estremità in così poco spazio? Semplice: le ripiegano come fossero fogli per origami. L’effetto è stato studiato – non a caso – da un ricercatore giapponese.
Le coccinelle hanno lunghe ali che tengono ripiegate sotto l’elitra, un’ala anteriore sclerificata (indurita) dai colori sgargianti, che funziona da “custodia”. Kazuya Saito, ricercatore dell’Università di Tokyo, ha realizzato con una resina polimerizzata a raggi UV (simile ad alcuni smalti per unghie semi permanenti) una custodia prostetica per ali trasparente che ha applicato a una coccinella sotto anestesia.
Così è stato possibile osservare “in diretta” i processi di dispiegamento e ripiegamento delle ali. Queste sono provviste di venature che servono da guida per la piegatura quando la fase di volo è finita. A riposo, le lunghe ali giacciono piegate con una configurazione “a Z”. Quando serve, si dispiegano in modo elastico, fornendo una spinta aggiuntiva per il volo. «Di solito le strutture trasformabili richiedono molte componenti come giunture o parti rigide. Le coccinelle utilizzano invece la flessibilità e il comportamento elastico per compiere trasformazioni complesse a partire da strutture molto semplici» spiega Saito. Il meccanismo potrà aiutare a realizzare pannelli solari pieghevoli e salva spazio, ali estraibili per veicoli compatti o semplicemente ombrelli più efficienti.