A seguito di una lite di sua moglie con i vicini, che le hanno vietato l’uso del pozzo comune, un uomo indiano è stato costretto a scavarne uno nuovo per poter accedere all’acqua potabile.
Purtroppo in India, pur essendo legalmente abolite, esiste ancora la suddivisione in caste, situazione ove, coloro che si trovano loro malgrado a far parte delle caste più povere, subiscono spesso maltrattamenti dagli altri.
E’ quello che è successo a Bapurao Tajne e a sua moglie, essi infatti fanno parte delle casta dei Daliti, gli “intoccabili”, quella più in basso nella gerarchia delle caste, per questo la donna, quando si recava al pozzo del villaggio per l’acqua, veniva insultata dagli appartenenti alle classi più elevate, fino ad impedirle anche l’accesso al pozzo stesso.
Così la famiglia, si è vista costretta a crearsi un nuovo pozzo, cosa non facile ovviamente, sia per la scarsità d’acqua, diversi pozzi si erano già esauriti, ma anche perché l’uomo avrebbe dovuto fare il lavoro tutto da solo, nessuno al villaggio lo avrebbe aiutato. Anzi Bapurao è stato deriso da tanti, ma dopo 40 giorni di fatica, l’uomo è riuscito nel suo intento, il pozzo era pronto e la sua famiglia aveva nuovamente a disposizione l’acqua.
Una volta terminato il pozzo Tajne ha deciso di metterlo a disposizione anche degli altri “intoccabili” del villaggio.
