Borsa realizzata con gatto imbalsamato

Sul sito di aste on line della Nuova Zelanda, Trademe.co, è apparso un annuncio che ha scatenato tantissime proteste, esplodendo sui social network di tutto il mondo.

L’annuncio postato da Claire Third, impagliatrice di professione, era intitolato “Real glamour puss purse”, una borsa realizzata a mano da lei ricavata da un gatto imbalsamato. Nella descrizione viene specificato che “nessun animale è stato ucciso per la creazione dell’accessorio”. Prezzo di vendita 1.450 dollari australiani per “la borsa davvero di stile per la ragazza che vuole un accessorio per attirare l’attenzione” come riportato nella descrizione.

Claire non si aspettava di generare così tante polemiche e critiche dal web, la donna precisa di aver trovato il felino morto sul ciglio della strada, poi la donna specifica “ho cercato a lungo i proprietari, non trovandoli ho pensato di imbalsamarlo. Non volendo lasciarlo fermo su una mensola ho deciso di realizzare la borsa”.

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borsa borsa

In tanti hanno chiesto che l’annuncio venisse rimosso, accusando la Third di insensibilità verso gli animali, si sono scatenati gli amanti degli animali, ma anche esperti di imbalsamazione e associazioni in difesa dei diritti degli animali. La società che gestisce il sito ha preso le distanze da quanto pubblicato dalla donna, in una nota è stato riportato “Non è stata infranta nessuna legge e nemmeno il regolamento interno del portale, sul sito non è vietata la vendita di oggetti realizzati con pelli di animali”. borsa

 

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