Negli ultimi tempi si sta sempre più sviluppando una coscienza collettiva, per risolvere il tema etico dello sfruttamento degli animali, soprattutto per la produzione di cuoio e pelle, materiali estremamente resistenti e duttili, molto utilizzati soprattutto nel settore calzaturiero e per la creazione di accessori moda (borse, cinture etc). 
La ricerca di materiali sostitutivi è in fermento, al momento le materie plastiche sono ancora le regine, ma sempre più si stanno cercando nuovi biomateriali che possano sostituire la pelle degli animali e la plastica. Anche se fino ad ora i tanti sostituti trovati non sono stati all’altezza, sia per qualità che per durata. 
La soluzione sembra arrivare dall’invenzione di una ricercatrice delle Filippine, Carmen Hijosa, che ha ottenuto un materiale con l’effetto del cuoio dalle foglie di ananas. La donna, che da circa vent’anni ne studia le proprietà, è finalmente riuscita a creare un prodotto efficace.
E’ nata così anche la società chiamata per l’appunto Ananas Anam, dedicata allo sviluppo del nuovo materiale, che è stato battezzato con il nome di Piñatex , anche se molti lo chiamano “cuoio vegano”.
Il materiale al momento ottenuto non è ancora ottimale, infatti sulla superficie viene steso uno strato non biodegradabile, al fine di aumentare la durata nel tempo, ma che si sta cercando di sostituire con un altro materiale sempre di origine naturale, ci sono quindi tutti i presupposti per il successo e la diffusione di questo nuovo tessuto.
Anche la realizzazione del cuoio vegano è sostenibile, basti pensare che per un metro quadro di Piñatex occorrono circa 480 foglie di ananas che, anche se sembrano tante, in realtà sono le foglie presenti in soli 16 ananas.
